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Il concetto del "tempo" per i celti

Tutta la vita si può associare ad un continuo riprodursi di cicli: essi nascono, muoiono, riottenendo infine la vita con altre sembianze, o le medesime del passato. Ogni cosa viene creata nel buio e muore con la luce stessa, tornando nelle braccia dell’oscurità dove potrà esser rigenerata: i giorni sorgono dalle notti e finiscono col calar del sole, il fuoco nasce della legna e termina nelle ceneri, la vita inizia nel ventre materno e cessa con la vecchiaia che tutto spegne.

Chiaro esempio è il tempo: l'anno è una Ruota che gira incessantemente, nella quale è evidente il continuo susseguirsi dal gelo della Morte al calore della Vita, e di nuovo dalla Luce alle Tenebre.
La prima metà è Oscura ed inizia con Samhain, che porta con sé il mese di Samonios ed è caratterizzata dall’assenza di vita. Al contrario la seconda parte è Luminosa, e Beltane l’incorona con l’inizio di Giamonios e della bella stagione: le giornate s’allungano, sempre più luminose e calde, ed ogni cosa rifiorisce.
Anche Imbolc e Lughnasad corrispondono a dei cambiamenti del ciclo della natura, ed insieme a Samhain e Beltane creano le quattro Feste Stagionali, anche dette Feste del Fuoco poiché in ognuno di questi importanti eventi viene acceso un Fuoco Sacro.
Inframezzate a queste ricorrenze ne troviamo altre quattro, dette Feste Solari o Alban. Esse sono Alban Arthuan, Alban Eiler, Alban Heruin ed Alban Elved; per un totale di otto festività.
La celebrazione delle feste si tiene di solito nel Nemeton, nei pressi della Sacra Quercia, ed è detenuta dai Druidi.
Il tutto inizia al calar del Sole della sera precedente le ricorrenze, in quanto è proprio in questo momento che inizia la nuova giornata.

Le festività celtiche

Samhain (1 novembre)

E' la fine dell’estate, sancisce il passaggio dal naturale al soprannaturale e, molto più importante, la morte dell'anno che durerà sino all’arrivo di Beltane, sei mesi dopo. Ogni Luce viene a mancare, anche nei villaggi per evitare che gli spiriti maligni vi soggiornino. La Terra ha completato il proprio ciclo, e si ringraziano gli Dei per i frutti raccolti e la preparazione al ciclo successivo, che inizia con la semina. Analogamente gli uomini predispongono l'animo per prendere decisioni importanti e prepararsi alla rigida stagione entrante.
Nella notte solenne di Samhain si assottigliano i confini dell'Annwn e delle colline del Sidhe, permettendo agli Spiriti del Mondo dei Morti e degli Dei di entrare in contatto con il nostro Mondo manifestandosi in maniera molto più intensa e reale di tutte le altre notti dell'anno e di confondersi liberamente con gli esseri umani.
Durante il Rito in Foresta il Fuoco Sacro viene spento e si riaccende il Nuovo Fuoco solo il mattino seguente, quando il disordine che si è venuto a creare durante le prime ore del giorno si attenua, lasciando spazio al ristabilirsi della tranquillità che durerà per un altro anno. Nell'arco di questa giornata vengono portate le braci ardenti del Nuovo Fuoco al resto della popolazione e si banchetta durante tutto il periodo di questa festa in onore di Dagda e della sua sposa Morrigan.





Alban Arthuan (21 Dicembre – Solstizio d’Inverno) 

Anche conosciuto come Yule, è il momento più buio dell’anno, la notte più lunga, il trionfo dell’oscurità che allo stesso tempo segna anche la sua sconfitta: la luce tornerà pian piano ad avere sempre più spazio nelle giornate. Si onora la nascita del dio Sole bruciando il ceppo di Yule e la Dea nei suoi diversi volti di Madre per propiziarsi la fertilità della terra (personificata dai cavalli che vengono nutriti, celebrati e a volte anche sacrificati). Gli alberi dei boschi si ornano di offerte simboliche agli Dei e i Druidi si dedicano alla raccolta del vischio. In solitudine, lontano da occhi indiscreti, si preparano doni come biscotti ed oggetti utili da regalare alle persone care.









Imbolc (1 Febbraio) 

E' la Festa del Latte: le pecore producono il primo dell’anno, dopo aver dato alla luce gli agnellini, e questo viene offerto alla terra per attirarne la generosità. Gli uomini festeggiano il ritorno della primavera che ancora dorme sotto il manto del freddo inverno. La Vecchia, anche conosciuta come Cailleach, si scontra con la Fanciulla del Grano alla quale deve cedere il passo affinché la morsa del gelo possa andarsene insieme a lei, e rinascere con la giovane che tutela le nascite ed il rinnovarsi della vita: la Dea Brigit. E’ in suo onore che si accendono i Fuochi, simbolo del ritorno della luce, e si fanno passare i primi agnelli nati in cerchi di fuoco. Le donne cospargono il loro ventre con le ceneri sacre per propiziarsi fertilità, ed i figli concepiti in questo periodo vengono detti “figli del fuoco”.









Alban Eiler (21 Marzo – Equinozio di Primavera) 

Anche chiamato Ostara o “Luce della Terra”, è uno dei due giorni dell’anno in cui la durata di luce e buio si eguaglia, raro momento di equilibrio considerato un momento adatto per i rituali magici poiché in grado di amplificarne la potenza. I campi vengono arate per accogliere le sementi, in questo momento in cui la terra rinasce. Si usa seminare una nocciola nella terra davanti alla propria abitazione, se questa germoglia entro Lughnasad si considera un ottimo auspicio per la nascita di figli sani, robusti e numerosi.







Beltane (1 Maggio) 

“Bagliore dei Fuochi”. è la fine dell’inverno e l’inizio della risalita verso la metà chiara dell’anno; le abitazioni si spengono e nel bosco i Druidi preparano i falò con i nove ceppi sacri, gli unici che illumineranno uomini e animali per tutta la durata della festa. Le greggi abbandonano finalmente i recinti ed insieme agli uomini saltano il grande fuoco di Belenos, il Luminoso, per purificarsi, prevenire le malattie e festeggiare l'arrivo dell'estate, propiziandosi la fertilità della terra e l’abbondanza dei futuri raccolti. A Beltane si tiene il grande raduno di Uisnech Mide, nel quale venivano conciliati i litigi e stabilite le separazioni matrimoniali. Si adorano gli dei della luce con canti e balli intorno al Palo di Maggio, adornato da strisce di stoffa colorata. Il Dio cornuto feconda la Dea, ed allo stesso modo si celebrano le nozze fra l’Uomo Verde e la Regina di Maggio, scelti fra il popolo. Le coppie si uniscono alla luce del fuoco sacro o laddove gli occhi indiscreti vengono a mancare e solo gli Dei possono vedere e compiacersene: nel bosco. Si tagliano i rami di Biancospino per ornare le case.







Alban Heruin (21 Giugno – Solstizio d’Estate) 

Anche detto Litha o “Luce della Spiaggia”, è il giorno più lungo dell'anno, in cui il sole getta tre raggi di luce sul mondo. I campi sono ormai rigogliosi, colmi di grano, la vegetazione prosperosa si mostra fitta d’alberi appesantiti dai frutti maturi. Durante questa notte grandi fuochi brillano nell'oscurità dei boschi, alzandosi verso il cielo per salutare ed onorare la potenza degli Dei; il popolo danza, canta, e festeggia tramite giochi, cibi, e bevande. Per i Druidi è l’ideale per la raccolta delle erbe, per le pratiche divinatorie, e per grandi riti di protezione legati al fuoco.



Lughnasad (1 Agosto)

“Giochi di Lugh” o Festa del Grano, è la festa del raccolto e dei frutti, dell’abbondanza e della prosperità, che garantiva il buon governo del Re. E’ dedicata al Dio del Sole, abile in ogni arte conosciuta, dispensatore di ricchezze (il cibo quotidiano) ed ispirazione. Le celebrazioni di Lughnasadh possono durare anche un mese: oltre ai tre giorni di rituali ci si occupava delle grandi assemblee delle tribù, in occasioni delle quali si svolgevano giochi con gare di forza ed abilità fra campioni. E’ questo il tempo in cui la Fanciulla del Grano deve eclissarsi per far sorgere la Vecchia insieme al suo alone di freddezza che condurrà verso la parte Oscura dell’anno. Viene considerata anche festa del pane, gli uomini mangiano insieme, dividono il cibo e ringraziano la Madre Terra dell'abbondanza delle messi. E’ anche il tempo per i matrimoni e gli sposi che scelgono d’unirsi dinanzi agli Dei salteranno il fuoco rituale, che non può certo mancare in questa festa, e saranno cosa sola per un anno ed un giorno.







Alban Elved (21 Settembre – Equinozio d’Autunno) 

Anche detto Mabon o “Luce dell’Acqua”, è il secondo giorno dell’anno in cui giorno e notte s’equivalgono, dato importante per le pratiche Druidiche, oltre che seconda ed ultima festa del raccolto. Tramite esso si segna la fine delle mietiture ed il termine delle lunghe giornate assolate: la metà oscura dell’anno torna ad avvicinarsi. Il Dio Sole inizia a cedere il passo ai volti femminili e lunari della Dea, la natura entra in letargo: le foglie ingialliscono ed anche gli animali fanno provviste in previsione dell’arrivo del gelo. Nei boschi si benedicono cibi e bevande e si offrono agli dei.



Calendario di Coligny

Ogni mese dura 29 o 30 giorni ed è diviso in due parti a sua volta: la prima Luminosa e la seconda Oscura. Esse seguivano i cicli lunari e potevano essere equivalenti (mesi pari) o di 15 giorni la prima parte e 14 la seconda.
I mesi di 29 giorni erano considerati infausti (anmatu), mentre quelli di 30 erano fausti (matu) ad eccezione di Equos.

    * Samonios, Tempo dell'assemblea --- Ottobre - Novembre --- (30 giorni) MATU
    * Dumannios, Tempo del fumo  --- Novembre - Dicembre --- (29 giorni) ANMATU
    * Riuros, Tempo del freddo  --- Dicembre - Gennaio --- (30 giorni) MATU
    * Anagantios, Tempo del riposo  --- Gennaio - Febbraio --- (29 giorni) ANMATU
    * Ogronios, Tempo del ghiaccio  --- Febbraio - Marzo --- (30 giorni) MATU
    * Cutios, Tempo delle invocazioni --- Marzo - Aprile --- (30 giorni) MATU
    * Giamonios, Fine dell’inverno  --- Aprile - Maggio --- (29 giorni) ANMATU
    * Simiuis[onios], Metà primavera --- Maggio - Giugno --- (30 giorni) MATU
    * Equos, Tempo dei Cavalli  --- Giugno - Luglio --- (30 giorni) ANMATU
    * Elembiuos, Tempo dei Cervi  --- Luglio - Agosto --- (29 giorni) ANMATU
    * Edrinios, Fine dell’Estate  --- Agosto - Settembre --- (30 giorni) MATU
    * Cantios, Tempo dei canti rituali --- Settembre - Ottobre --- (29 giorni) ANMATU

Il calendario arboreo

Fu Edward Davies, un antiquario del XIX° secolo  a ricostruire l'antico calendario arboreo celtico, che è formato da tredici mesi lunari (le consonanti) e da cinque giorni intercalari (le vocali). In questo calendario ogni lettera dell'alfabeto Ogham è legata ad un periodo dell'anno e ad un albero. Davies propose l'ipotesi del calendario facendola derivare dall' “Ogygia” - una storia d' Irlanda nella quale erano riportate informazioni sulla scrittura oghamica, e in cui si stabiliva una relazione tra le lettere dell' alfabeto ed una serie di alberi da cui quelle lettere avrebbero tratto il loro nome. Egli riuscì a stabilire che i nomi degli alberi, presi secondo una precisa successione alfabetica, implicavano l'esistenza di un antico calendario celtico basato sul loro periodo di fioritura.


I mesi lunari (consonanti)
Calendario, Lettera Oghamica,  Albero
24 Dicembre – 20 Gennaio, Beth,  Betulla (Beithe)
21 Gennaio – 17 Febbraio, Luis, Sorbo selvatico (Luis)
18 Febbraio – 17 Marzo, Nion, Frassino (Nin)
18 Marzo – 14 Aprile, Fearn, Ontano (Fern)
15 Aprile – 12 Maggio, Saille, Salice (Sail)
13 Maggio – 9 Giugno, Uath, Biancospino (Uath)
10 Giugno – 7 Luglio, Duir, Quercia (Dair)
8 Luglio – 4 Agosto, Tinne, Agrifoglio (Tinne)
5 Agosto – 1 Settembre, Coll,  Nocciolo (Coll)
2 Settembre – 29 Settembre, Muin, Vite (Muin)
30 Settembre – 27 Ottobre, Gort, Edera (Gort)
28 Ottobre – 24 Novembre, Ngètal, Giunco (Gètal)
25 Novembre – 23 Dicembre, Ruis, Sambuco (Ruis)


I giorni intercalari (vocali)
Calendario, Lettera Oghamica,  Albero
25 Dicembre, Ailm, Abete d' Argento (Ailm)
Equinozio di Primavera, Onn, Ginestra (Onn)
Solstizio d' Estate, Ur, Erica (Ur)
Equinozio d' Autunno, Eadhadh, Pioppo Bianco (Edad)
Solstizio d' Inverno, Idho, Tasso (Idad)

Ad opera di Neisha

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